Editore: Kipple Officina Libraria
Collana: Biblioteca di Avatar
Data di pubblicazione: 2011
Disponibile in versione cartacea € 15,00
e in E-Book € 4,50
In un Egitto minacciato dalla desertificazione, i Movimentisti si ribellano al tradizionale attaccamento alle Due Terre degli Stanziali. I movimenti centrifughi sono presenti nella politica e nella religione, dove i Mitriaci combattono l’ortodossia della Religione tradizionale. In questo scenario i Sette (un gruppo elitario all’interno del corpo di Polizia in contatto con i Giudici dei morti), devono risolvere alcuni casi che non mancheranno di riservare loro risvolti inattesi.
La pesatura dell’anima di Clelia Farris è stato il romanzo vincitore del Premio Kipple 2010.
Questo romanzo fin dall’inizio spiazza il lettore: ci si ritrova immersi in un ambiente a metà tra l’antico e il futuristico e molti termini usati nelle descrizioni di cose e azioni traggono ispirazione dal mondo egizio.
L’autrice, quindi, ci offre un Egitto non reale ma immaginario, anche se qualcosa di storico, vero e mitologico, si può cogliere in molti brani.
La pesatura dell’anima è un bel giallo dai risvolti politico-religiosi e l’intrecciarsi delle varie storie mantiene un buona tensione fino alla fine.
Tutto inizia con delle morti al Palo d’Ormeggio. Tra le vittime un’hedja (poliziotta). I Sette, sconvolti dalla recente e inspiegabile morte di uno di loro, Menes, cominciano ad indagare, insieme al nuovo membro, Naïma.
I Sette, un gruppo speciale voluto dal capitano Larissa, possono mettersi in contatto con Iside e i Giudici dei morti, che soppesano l’anima dei sospettati e decidono se si tratta di colpevoli o innocenti.
I vari personaggi sono ben caratterizzati, hanno specificità, linguaggio, comportamento che ce li rende molto credibili; solo Naïma, quasi sempre presente nella storia, appare troppo algida, di poco spessore, dal passato poco chiaro a paragone dei suoi colleghi.
Anche i vari ambienti, i vari luoghi sono descritti bene, fin nei minimi particolari. Alcuni marchingegni rivelano un’immaginazione fervida supportata, si presume, da ricerche in vari campi (meccanico, agricolo e biologico).
Non mancano brani in cui il lettore possa fare riferimento a situazioni attuali: si parla di desertificazione, disastri ambientali e corruzione.
Mary Zarbo
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