Breve guida al suicidio, Giuseppe Galato

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Breve guida al suicidio
Giuseppe Galato
Edizioni La Gru, 2013
€ 13,00

Dobbiamo ai Maya tutta questa rinnovata attenzione verso la morte oppure è un naturale progredire di un tema sempiterno che affascina e incute contemporaneamente paura e timore?

Di recente il revival necrofilo si è manifestato in alcuni ambiti con maggiore insistenza e diffusione. Chi segue Millemodi per morire su Dmax? Chi legge sul web la pagina Il morto del mese? Probabilmente molti, più di quanti immaginiamo, di ogni ceto sociale e fascia d’età.
Per quel che riguarda l’argomento di questo testo di Giuseppe Galato, il suicidio, mi sovviene la prima puntata di Futurama, quando Fry scambia una cabina per suicidi per una cabina telefonica in un futuro immaginato da Matt Groening…
Di recente ho pure letto un testo di Francesco Verso, La morte in diretta (QUI la recensione) legato al tema.
La scrittura di Galato risente senz’altro di letture e frequentazioni musicali e filmiche soprattutto americane, ma la sua ironia pungente viene anche supportata dal suo essere italiano, un italiano dallo sguardo disincantato e a volte tendente al parossismo. Apprezzabile in Galato pure una indubbia ricerca in campo filosofico e religioso. Forse l’uso di ciò potrebbe urtare una mente ortodossa o semplice, ma l’approccio verso un testo del genere deve essere scevro da preconcetti.
Parlare di suicidio in termini seri, sociologici e psicologici è “normale”(non fa scandalo leggere il De Providentia di Seneca, ad es. o le pagine di un quotidiano), scegliere di comprare Breve guida al suicidio è indice di curiosità e apertura mentale.

Mary Zarbo

“Scritto sotto forma di saggio, Breve guida al suicidio è una delirante analisi che, prendendo spunto dal tema del suicidio, unisce alla comicità psicanalitica e filosofica di Woody Allen il sarcasmo nonsense dei Monty Python, il tutto catapultato in un universo per certi versi accostabile a quello di Guida galattica per gli autostoppisti di Adams.” Edizioni La gru

L’autore

Giuseppe Galato nasce  a Salerno il 20 gennaio del 1983.

Dopo aver conseguito il diploma scientifico, appassionato di musica e cinema si iscrive a Storia, Scienza e Tecniche della Musica e dello Spettacolo a Roma.

Inizia presto a scrivere recensioni musicali e cinematografiche su vari giornali sia cartacei che on-line, specializzandosi nelle interviste entrando in questo modo a contatto con i protagonisti delle sue recensioni (le interviste sono visionabili su Arte Nel Cilento).

Attualmente ricopre il ruolo di responsabile alla cultura su Giornale del Cilento e collabora, in veste di redattore, con Rockit, Freakout e KeepOn.

Pubblica un suo scritto sul book fotografico della band Il Teatro Degli Orrori, “Il Teatro degli Orrori, dall’impero delle tenebre al mondo nuovo”, realizzato da Daniele Leonardo Bianchi.

Dal 25 settembre 2012 è giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti Campania.

Il 20 dicembre 2012 viene pubblicato un suo racconto, “I sentimenti non si possono controllare”, nella raccolta “Melodia letteraria”, edita da Il Violino Edizioni.