Inquietante inquietudine

Inquietudine d’amore di Yukio Mishima, un atto unico.

Un giovane assassino deve scappare e aspetta la nave dove si trova suo fratello. La sua ragazza va a trovarlo in una specie di magazzino e gli porta del cibo. Mentre i due parlano e si scambiano effusioni amorose, compare un essere, un “feto”, il loro futuro bambino. Questi racconta di come sarà ucciso e di come farà compagnia in fondo al mare al cadavere del padre. I due, spaventati, scacciano la creatura. La ragazza decide di andare via ma poi torna di corsa: ha deciso di amare il suo ragazzo fino alll’arrivo della nave. Nascosti dietro una cassa, non si accorgono del ritorno del “Feto” che, tirata fuori una pistola dalla giacca, punta i due giovani. Spente le luci si odono gli spari.

Il testo è scarno, essenziale, eppure offre al lettore un quadro preciso della situazione.  Surreale, malinconico, perverso e, of course, i n q u i e t a n t e.

Yukio Mishima (三島由紀夫), pseudonimo di Hiraoka Kimitake (平岡公威) (Tokyo, 14 gennaio 1925 – Tokyo, 25 novembre 1970), scrittore e drammaturgo giapponese.

Mishima è uno dei pochi autori giapponesi che hanno riscosso immediato successo all’estero (più che in Giappone stesso, dove la critica lo ha più volte stroncato). Le sue numerosissime opere spaziano dal romanzo alle forme rimodernizzate e riadattate di teatro tradizionale giapponese Kabuki e Nō, quest’ultimo rivisitato in chiave moderna.

Tra le sue opere ricordiamo la tetralogia Il mare della fertilità, Lezioni spirituali per giovani samurai, Sole e acciaio.

Mary Zarbo

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