Siamo tutti “stregati”

 

 

 

 

 

 

 

 

In attesa che ad aprile siano rivelati i 12 nomi tra i quali saranno selezionati i 5 finalisti al Premio Strega 2011, portate pazienza e leggete i titoli proposti da piccoli medi e grandi editori. Sono molti, quindi portate molta pazienza.

I piccoli e medi editori propongono i seguenti autori e libri:

Giorgio Nisini, La città di Adamo, Fazi;

Donatella Di Pietrantonio, Mia  madre è un fiume , Elliot;

Viola Di Grado, Settanta acrilico trenta lana, e/o;

Luciana Castellina, La scoperta del mondo , Nottetempo;

Carlo D’Amicis, La battuta perfetta, Minimum Fax;

Michele Vaccari, L’onnipotente, Laurana;

Andrea Caterini,  La guardia, Italic;

Fabio Guarnaccia, Più leggero dell’aria, Transeuropa;

I grandi editori, invece, in seguito alle polemiche degli ultimi quattro anni, tacciono. Si vociferano però alcuni nomi:

Aurelio Picca, La fortuna è nostra, Rizzoli;

Mario Fortunato, Allegra Street, Bompiani;

Federica Manzon, Di fama e di sventura, Mondadori;

Chiara Gamberale, Le luci nelle case degli altri, Mondadori;

Mario Desiati, Ternitti, Mondadori;

Mariapia Veladiano, La vita accanto, Einaudi;

Andrea Bajani, Ogni promessa, Einaudi;

Alessandro Mari, Troppo umana speranza, Feltrinelli;

Bruno Arpaia, L’energia del vuoto, Guanda;

Romana Petri, Tutta la vita, Longanesi;

Ci sono poi i titoli proposti tramite social network quali Facebook che, per così dire, si sostituiscono agli “Amici della domenica”:

Alessandro Bertante, Nina dei lupi, Marsilio;

Carlo Cannella, Tutto deve crollare, Perdisa;

L’elenco non è completo.

Non sto qui a dilungarmi sugli interessi in gioco. Molti di questi autori sono esordienti. E, ammetto, alcuni di questi libri non li ho letti. Magari, chissà, saranno tutti ottimi e tutti davvero meritevoli dello Strega; però, mi paiono eccessivi come numero, così si finisce con il candidare alla candidatura (giacché di questo per ora si tratta) tutto ciò che è stato pubblicato, quando invece i criteri dovrebbero essere altri. Il criterio dovrebbe essere… dovrebbe essere… dovrebbe essere… la qualità. No, scusate, ho sbagliato: IL MERCATO, il criterio è il mercato, scemo che sono!

Tempo di uccidere di Ennio Flaiano si è aggiudicato il primo Strega. Era il lontano 1947.

Gianluca Minotti