Père-Lachaise. Racconti dalle tombe di Parigi

Pere Lachaise 2

Strani oggetti i libri, e come prendono forma, e l’atto d’amore grazie al quale sono generati, condivisi, e riscattati dall’oblio del Silenzio. Il Silenzio dovuto alla scelleratezza del Non Dire, Non Scrivere, Non Osare. Scoperchiare le tombe invece si deve e prestare ascolto e dare, ancora, la parola a chi non c’è più/ci sarà (per) sempre.

Perché questa premessa? Perché in questi giorni, per la casa editrice romena Ratio et Revelatio, e a cura di Laura Liberale, esce un libro intitolato: Père-Lachaise. Racconti dalle tombe di Parigi.  Si tratta di una raccolta che coinvolge 23 autori italiani (tra i quali ho l’onore di esserci anche io!), ognuno dei quali ha scritto un racconto con protagonisti gli ospiti del celebre cimitero parigino.

Dalla quarta:

E se, ancora una volta, Édith Piaf potesse cantare e Isadora Duncan ballare? Se Honoré de Balzac diventasse uno zombie in compagnia di fanciulline con fiori tra i capelli? Se oggi il padre di Victor Hugo ci parlasse di politica e la contessa di Castiglione di intrighi di sesso e potere? Se il pittore Jacques-Louis David volesse dipingere una storia di fantasmi e Gioachino Rossini tornare a Parigi grazie a un gatto? Se Victor Noir rimpiangesse l’amore e Colette de Jouvenel sua madre? Se Nadar e Georges Méliès fossero ancora alle prese coi loro mestieri? Se le passioni di Abelardo ed Eloisa, di Yves Montand e Simone Signoret non si fossero mai spente? Se a Jim Morrison e a Sadegh Hedayat andassero strette le tombe? Se la terra stessa del Père-Lachaise si raccontasse con la voce delle foglie, delle radici, dell’aria, al martellare del DJ set di Sex Toy?

Già tradotto in romeno, il libro esce contemporaneamente in Italia e in Romania. Perché per arrivare a Parigi bisogna passare per Bucarest. È la stessa Raluca Lazarovici, che con il marito  Otniel-Laurean Vereș condivide Ratio et Revelatio, a ricordarcelo: «la Bucarest interbellica era chiamata dai viaggiatori stranieri “la Parigi dell’est”, oppure “la Piccola Parigi”. I legami della Romania con la Francia sono secolari, si pensi all’alto tasso di francofonia della Romania attuale, agli scambi interculturali,  agli studi alla Sorbonne». Si può dunque davvero viaggiare con e grazie ai libri, soprattutto quando essi diventano un’occasione e uno strumento per unire genti e terre diverse. “Libri che taglino trasversalmente l’Europa“, insomma, e magari passando attraverso  i cimiteri, raccogliendo le voci di coloro i quali il mondo lo hanno attraversato, chi in cerca di fortuna, chi gravato dalla sfortuna, mentre noi, chissà! (In quale terra riposeremo un giorno. Chi ci canterà. Se la fortuna ci bacerà, sorriderà o ci darà soltanto un buffetto sulla guancia. Un calcio, dite? Spero di no).

Gli autori (tutti in eterno viaggio dalla Transilvania a Parigi, passando e sostando presso i loro luoghi di origine e di residenza): Francesco Abate, Chiara Baldini, Francesca Bonafini, Claudia Boscolo, Simona Castiglione, Laura m. De Matteis, Caterina Falconi, Loretta Franceschin, Sara Gamberini, Mauro Graiani, Stefano Guglielmin, Riccardo Irrera, Janis Joyce, Paolo Logli, Gianluca Minotti, Gianluca Morozzi, Antonio Paolacci, Andrea Ponso, Paola Ronco, Paolo Zardi, Heman Zed, Giovanna Zulian.

Il libro è disponibile su Abebooks

Gianluca Minotti

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