Mr Gwyn di Alessandro Baricco

Alessandro Baricco

Mr Gwyn

Feltrinelli

I narratori

pp. 158

€ 14,00

Forse Alessandro Baricco non ha bisogno di una breve recensione su Literaid. Forse Alessandro Baricco ha bisogno di una recensione su Literaid. Nel dubbio, ecco arrivare Mr Gwyn, scrittore talentuoso che un giorno matura l’idea che quanto ha fatto finora nella vita non si adatta più a lui. E allora torna a casa, scrive un articolo e lo porta egli stesso al “Guardian”. L’articolo consiste in una lista di 52 cose che Jasper Gwyn si ripromette di non fare mai più. All’ultimo posto c’è: scrivere libri. Una settimana dopo, quando l’articolo è pubblicato sul giornale, il suo agente, Tom Bruce Shepperd lo chiama per chiedergli cosa sta succedendo, se la sua è una provocazione o cosa. Ma no, non lo è, e per un po’, forse, Gwyn si sente liberato. Ma soltanto per un po’, perché poi inizia a sentirsi a disagio, a percepire come una mancanza. Potrebbe scrivere guide turistiche o fare traduzioni, o riprendere a fare il mestiere che faceva prima: accordatore di pianoforti. Ma invece aspetta e si dà tempo. Tempo per salire “treni per destinazioni vaghe”. La sua mente però non smette mai di scrivere, di immaginare. Gwyn vorrebbe fare il copista. Come Bartleby, forse. Un giorno mentre cammina sotto la pioggia, sbaglia traversa. Vorrebbe rifugiarsi in un bar, ma non ci sono bar e, alla fine, senza una ragione precisa, si ritrova in una galleria d’arte. Gira tra le sale piene di ritratti di nudi, poi sfoglia un catalogo della mostra. Sempre ritratti. Sempre nudi. Qualcosa lo attrae e si siede per studiare meglio il catalogo. Ci sono foto che ritraggono il pittore mentre lavora nel suo studio. Foto che misurano il tempo che egli deve aver impiegato per comporre un quadro. E poi c’è il ritratto di un uomo sulla sessantina, un uomo nudo, con i baffi, e Gwyn lo guarda e Gwyn ne è affascinato e Gwyn intuisce qualcosa di misterioso e di portentoso. “Un gesto bellissimo”: Gli pare come se nel quadro il pittore sia riuscito a ricondurre a casa l’uomo con i baffi. E allora Gwyn capisce cosa sta cercando, cosa vuole fare: vuole scrivere ritratti.

Io non so se questa storia sia originale, perché da qualche parte ho sentito dire e ho letto che non lo è, che è furba, che drammatizza il solito tema della crisi artistica, che a voler per forza essere personale finisce con il non esserlo, che è troppo costruita, “affettata”, troppo pulita per essere sporca; e tutte queste cose io le ho sentite dire con profondo convincimento e sicura certezza, e laddove le ho lette, esse erano ben motivate e spiegate. Però a me non pare che sia così. Non fosse altro perché io questo libro l’ho letto praticamente in un giorno, e quando i libri si leggono in un giorno e tutti d’un fiato, forse è bene smettere di credere che sia perché non valgono molto. In generale, smettiamola di criticare sempre tutto e tutti soltanto perché magari a volte sono più bravi di noi, più famosi di noi, più belli di noi e via dicendo. Il fatto è che in questo libro si gioca per sottrazioni, per sfumature, luci, suoni, passi lenti, lentissimi, poi sempre più affrettati, ché il ritmo cresce come neanche nei thriller, finché finisce che nel libro ci corri dentro. In attesa di essere anche noi delle storie.

Gianluca Minotti

4 Risposte a “Mr Gwyn di Alessandro Baricco”

  1. Bella recensione e aggiungerei che è bene smettere anche di giudicare senza conoscere, solo perché ormai fa molto intellettuale alternativo dire “baricco bleah”. A me alcuni suoi libri sono piaciuti, altri no, ma in ogni caso, prima di giudicare, provo a farmene un’idea leggendo.

  2. Personalmente sono un appassionato del grande Baricco che da sempre trovo geniale ed elegante. Ho letto anche il suo ultimo romanzo appunto Mr. GWYN e non solo non delude le aspettative, ma è un gran ritorno al maestro di scrittura che conosciamo. Per chi fosse interessato a gustarne alcuni tra gli estratti più belli di questo ultimo libro..

    http://www.youtube.com/watch?v=zogA94TD1ls

  3. Buongiorno a tutti. Credo che il vero privilegio di leggere questo libro sia dato al fatto “di arrivare al libro”, di giungervi e poter intraprendere una simile lettura. Io mi sono imbattuta per caso, un regalo di una cara amica, e l’ho letto tutto d’un fiato.
    Scrivere ritratti è un concetto che già avevo sentito, ma la trama, le parole di Baricco rendono unico il tema che egli affronta splendidamente, uno squarcio di luce che quest’uomo getta in noi e riesce ad aprile la mente e i cuori.

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