La scelta di Sophie
Mondadori
pp.634
€ 8, 26
2002
Raccontare storie a volte significa elaborare le vicende storiche sottraendole al loro oggettivo accadere e ricondurle agli individui, per misurarne le cause e le conseguenze. Perché sono sempre i singoli a fare la storia e soprattutto a subirla.
Ci ricordiamo de La scelta di Sophie per il film del 1982 di Alan J. Pakula che valse l’Oscar a Meryl Streep: Film bello e intenso, ma ancor più bello e intenso è il romanzo omonimo che William Styron pubblicò nel 1976. Sophie è una ragazza polacca scampata ad Auschwitz che, come molti “sopravvissuti”, prova un lacerante, inestinguibile senso di colpa di fronte alla storia: quello cioè di essere ancora in vita, mentre milioni di persone sono state scientificamente eliminate. Ora vive a New York con un uomo, Nathan, con il quale ha una storia tormentata. Un uomo, non a caso, di origine ebraica, che non perdona alla compagna, mentre altri della sua razza hanno pagato a caro prezzo la loro ‘diversità’, di essere passata indenne attraverso le maglie dell’orrore, in virtù di una grazia di per sé incomprensibile e inaccettabile.
Confidente di Sophie e narratore della storia è Stingo, un ragazzo del Sud che capita a New York e va a vivere nella stessa palazzina di Sophie e Nathan. È lui l’analista che scoperchia il passato della donna e che la costringe a fare i conti con se stessa. Sophie non è stata soltanto una vittima delle persecuzioni: costretta a compiere una scelta di fronte alla quale una madre impazzirebbe, è stata attratta dai demoni dell’antisemitismo, consenziente con i propri carnefici, amante del proprio boia. La sua è stata la tragedia di chi di fronte all’orrore più efferato è tentato di scivolare nella melma più putrida. Il Male non è qualcosa che si annida in una mente perversa, ma è un subdolo canto al quale chiunque, in particolari circostanze, può cedere: come il canto delle sirene al quale nemmeno un eroe resiste.
Ma raccontare è anche mescolare, giocare senza nessuna regola. E allora nel libro, ai ricordi di Sophie si intrecciano le vicende di Stingo, quelle del suo tentativo letterario e quelle delle sue avventure sessuali in un romanzo moderno di educazione sentimentale in cui la chiave grottesca sembra essere l’unica in grado di svelare il senso dell’esperienza umana. Per Styron non c’è realtà di fronte alla quale la penna deformante di uno scrittore debba retrocedere. Perché essa sola è in grado di afferrare e riscattare la tragicità di un’umanità che è stata in grado, nell’assenza di qualsiasi Dio, (“Che il tuo amore scorra su tutte le cose” è un’omelia che dopo Auschiwitz non ha più senso) di pensare, creare e realizzare un piano così atroce come quello della soluzione finale. Un riscatto che però non ha niente di ultraterreno: nessun perdono, nessuna redenzione. Se non quella di uno scrittore (Stingo stesso) che prende cinicamente atto di come in un mondo in cui non sembra esistere nessuna logica, né razionale e né divina, ci sia molto spazio per la propria libertà di creare. Insomma, a spese dell’uomo che “impara di prima mano e per la prima volta nella sua vita di adulto che cosa è la morte e il dolore e la perdita e l’enigma spaventoso dell’esistenza umana”, nasce lo scrittore. Sulle ceneri dell’idealista Stingo, sorge William Styron. Perduta la verginità (Stingo la perde in tutti i sensi), si aprono orizzonti sconfinati – mattina eccellenti ed eque – in cui il suo genio artistico può scorrazzare senza più censurarsi.
Ora però c’è una questione. Il libro è fuori catalogo e io non lo sapevo. Ma ormai queste righe le ho buttate giù e, a maggior ragione che il libro è fuori catalogo, le metto nel blog. Anche perché come possa andare fuori catalogo un capolavoro del genere, è per me incomprensibile e scandaloso. Sono disposto a prestarvelo, a patto che, dopo aver fatto il giro di tutti, mi sia cortesemente restituito…
Gianluca Minotti
[…] ci risiamo. Come già per La scelta di Sophie, ho il dubbio che questo libro sia fuori catalogo. Sono recidivo. D’altronde è uno dei miei […]
mi dispiace che il libro sia fuori catalogo