Dopodiché, puzzando di fumo e di ketchup, sarei tornato dalla mia avvilita moglie, e avrei continuato a dedicarmi al lungo lavoro di amarla.
Il lungo lavoro di amarla. Bella questa frase, rende l’idea, anche se in realtà lei non è sua moglie, ma la fidanzata. Avvilita perché ha subìto un’isterectomia, e perché il suo amante è morto. Dopo averla messa incinta. E il marito – sorry, il fidanzato – l’ha perdonata. D’altronde, un errore si perdona a tutti, no? Soprattutto quando, come in questo caso, l’amante muore in maniera atroce: letteralmente soppresso giacché aggredisce una bambina del vicinato. Ma da dove sta tornando lui? Dal lavoro. Non da un lavoro ordinario, però: lui si guadagna da vivere con la monta. E quando la compagna si lamenta, lui chiarisce che quello è il suo mestiere, «vivaddio», e che il suo «non equivale a un tradimento, checché se ne dica. L’infedeltà comporta una scelta, mentre nel mio caso dipende da cause di forza maggiore». Certo, potrebbe trovarsi un altro lavoro. Che so: fare da guida a un cieco. Fare da guida a un cieco? Ma chi fa da guida a un cieco, direte voi, mica è un cane! E qui miei cari vi sbagliate: il protagonista di questa storia è un cane. Per l’esattezza, un setter di razza…
Il setter fedele è soltanto una delle sedici storie che compongono Bestiole e bestiacce di David Sedaris. Storie dove agli animali sono attribuiti vizi e virtù umane. Ma soprattutto, come recita il sottotitolo, storie cattive. Spietate eppure dissacranti e irresistibilmente divertenti. Ché ci ridi a leggerle. Ci ridi e ti viene da scuotere la testa: ma guarda tu ‘sti animali! Buffi alcuni, ceffi altri. E poi c’è il linguaggio. Il linguaggio di noi esseri umani trasposto agli animali. Avete presente espressioni quali, “Una più oca dell’altra”? Bene, quante volte ci capita di ascoltarla o utilizzarla senza badarci troppo? Ma se fosse rivolta a delle galline? E se fosse rivolta a delle galline da un altro animale da cortile? Poi c’è lo scoiattolo che ama il jazz e chiede alla sua nuova amichetta, una tamia, se anche a lei piace il jazz. Lei risponde che, oh!, anche a lei piace. Tanto. Ma la tamia non ha la più pallida idea di cosa designi la parola “jazz”. E se fosse qualcosa di terribile, tipo, “rapporto anale”?
“Corredata dalle fantastiche illustrazioni di Ian Falconer, questa raccolta di storie rappresenta un piccolo capolavoro nel suo genere” (dalla bandella).
Gianluca Minotti
Bestiole e bestiacce. Sedici storie cattive
di David Sedaris
Mondadori/STADE BLU p.168, euro 16,50
David Sedaris, americano, è considerato uno degli scrittori più divertenti, acidi e brillanti della sua generazione. Negli USA è trattato come uno dei grandi classici contemporanei, ed è tradotto e pubblicato in oltre 25 paesi. Tra i suoi libri, ricordiamo: Holydays on ice, Ciclopi, Mi raccomando: tutti vestiti bene, Diario di un fumatore e Quando siete inghiottiti dalle fiamme.
Grazie per avermi fatto conoscere un altro libro di Sedaris. Me talk pretty one day è stato spettacolare
Grazie a te, Giorgio.
Gianluca e Mary